Diritti LGBT in Afghanistan

La bandiera arcobaleno adattata alla cartina dell'Afghanistan

I diritti LGBT in Afghanistan sono ancora molto critici a causa della mentalità estremamente conservatrice della società. Omosessualità e travestitismo non sono più pratiche illegali punibili tramite pena di morte dopo la caduta del regime dei Talebani nel 2001. Tuttavia, nelle zone rurali e sotto il controllo dei talebani, dove anche i capi locali dei villaggi assumono interamente su di sé il potere legale, essi vengono considerati dei reati molto gravi, punibili anche con la pena di morte[1], in quanto coloro che governano hanno facoltà di vita o di morte sugli abitanti.

Il cambiamento ufficiale di regime, avvenuto a partire dal 2004 con l'insediamento di Hamid Karzai, sembra d'altronde non aver avuto alcun impatto positivo degno di nota nei riguardi dello status giuridico di uomini e donne LGBT.

La restaurazione del codice civile del 1976 ha eliminato l'omosessualità dai reati. Omosessualità e travestitismo sono ampiamente considerate attività tabù e indegne di un vero uomo, a causa dei costumi islamici tradizionali in materia di ruoli di genere e di "adeguatezza" di comportamento sessuale: la stragrande maggioranza dei cittadini afghani sono di religione musulmana, e la dottrina morale islamica si riflette anche nella costituzione della nazione e delle leggi vigenti. Quando se ne discute pubblicamente, l'omosessualità è sempre collegata alla prostituzione e alla pedofilia e il livello di consapevolezza generale circa l'orientamento sessuale o l'identità di genere è molto limitato.

Nel 2011 alcuni giornalisti afghani intervistarono degli uomini che avevano appiccicato sui loro veicoli degli adesivi con simboli dell'orgoglio LGBT, scoprendo che essi erano a conoscenza solo del significato pacifista della bandiera arcobaleno: appreso il significato di quei simboli, immediatamente iniziò la rimozione di tutti gli adesivi per evitare di essere scambiati per sostenitori dei diritti delle persone LGBT, o addirittura di essere scambiati per gay.[2]

Nel 2021 il giudice Gul Rahim ha riteuto giustissime le pene previste per gli omosessuali[3], in base all’interpretazione della sharia[4]. Rahim ha affermato che essi devono essere uccisi schiacciati da un muro alto 3 metri o lapidati.[5]


© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search